La privacy sul web esiste davvero?
Lunedì 11 Novembre viene battezzato da molti come il giorno nero della privacy sul web.
Non tutti gli utenti di Facebook e Google gradiranno i cambiamenti che saranno attuati e molti parlano addirittura di “morte della privacy”.
In realtà parlare di vera e propria privacy sul web non ha molto senso, l’unica vera forma di tutela sarebbe non iscriversi affatto ai social network e non inondare la rete di informazioni sensibili sulla nostra vita.
Resta il fatto che l’annuncio dei due colossi del web ha destato non poco clamore.
Il social network di Mark Zuckerberg, che ad oggi conta la suo attivo oltre un miliardo di iscritti e che, in Italia come nel resto del mondo, li vede in continua crescita, eliminerà una sezione delle impostazioni di riservatezza e renderà visibili tutti i profili. Da questa famigerata data nessuno potrà scegliere il cosiddetto profilo segreto restando nell’ombra dell’anonimato.
Al contempo Google inizierà ad utilizzare le informazioni personali per campagne di pubblicità mirata. L’immagine di ogni utente Google+ e YouTube potrà essere utilizzata per fini pubblicitari, ognuno potrà diventare ignaro testimonial mediatico di un prodotto o servizio legato al noto motore di ricerca. Via libera dunque al libero ed autorizzato sfruttamento di immagine altrui.